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L’Abate Chianetta: le radici della nostra identità    

sabato 11 ottobre 2008

Il Millenario della Badia tra le mura dell'Abbazia è vissuto con grande spirito benedettino. Le manifestazioni, organizzate per ricordare la fondazione della Abbazia, dovranno servire a tramandare e promuovere ai posteri il miglior messaggio che ispira l'evento. «Il millenario- spiega monsignor Benedetto Chianetta, Abate - deve costituire una riflessione secondo lo spirito del nostro fondatore . E nell'incontro di stamane il tema su cui ci soffermeremo sarà la cultura, la spiritualità, la profezia e la storia

. In particolare modo dopo aver ripercorso il cammino dell'Abbazia coglieremo spunti e riflessioni per vivere l'attualità e sempre nello spirito del nostro S. Benedetto». La Provvidenza secondo padre Chianetta, ha voluto che Cava attraverso la Badia fosse nei secoli un faro di cultura, di fede per l'Italia meridionale. Ma soprattutto di spiritualità. «Di quella spiritualità benedettina - continua monsignor Chianetta - di cui l'uomo moderno, così smarrito e fragile, ha continuamente bisogno».

Ma monsignor Chianetta sa anche che il millenario della fondazione dell’ Abbazia benedettina può costituire un volano di sviluppo per Cava e per il territorio, di qui l'adesione al progetto Millenium di cui Gravagnuolo si è fatto promotore. Sulla stessa lunghezza d'onda è il presidente dell'Associazione ex Alunni della Badia di Cava avvocato Antonino Cuomo, da sempre vicino alle realtà benedettina e promotore di iniziative volte a favorire la conoscenza della storia della Badia e del messaggio benedettino. «Celebrare il Millenario della Badia - scrive l'avvocato Cuomo - significa ripercorrere la storia del mezzogiorno e non solo religiosa. Celebrare questo Millenario offre l'occasione di indagare i segreti storici, scientifici e culturali di un evento a cui sono legati secoli di conquiste, di progresso, di sviluppo civile e religioso».

E conclude riaffermando la valenza culturale, economica e religiosa dell'evento: «Celebrare questo millennio consente di trovare forze e risorse per operare la ricostruzione delle vicende dei monasteri aggregati alla Badia e dei centri che da essi presero forza e sostegno per crescere e svilupparsi». Tutte premesse, nasceranno pubblicazioni, convegni e progetti che lasceranno quel segno che un tale evento può affidare ai posteri per la continuazione di quella missione iniziata mille anni fa.

  Fonte Il Mattino