LA BASILICA
Nel 1025 S.Alferio aveva già costruito la sua chiesa, che aveva una sola navata. Questa nel 1092 fu ampliata e trasformata in basilica a più navate da S.Pietro I abate. L’attuale basilica sorge invece nel 1761 per iniziativa dell’abate D.Giulio de Palma e su disegno dell’architetto Giovanni del Gaiso, il quale qualche anno dopo progettò anche la facciata. Seguendo i criteri dell’epoca, la vecchia basilica venne abbattuta, ad eccezione della cappella dei SS. Padri e delle fondamenta che furono rinforzate. L’interno della basilica, specialmente dopo il moderno rivestimento delle pareti e la pavimentazione con marmi policromi, è luminoso ed armonico. La prima cosa che attrae l’attenzione del visitatore della basilica è l’ambone del sec XII, recentemente ricostruito. È molto probabile che sia un dono del re di Sicilia Ruggiero II, il quale volle che la regina Sibilla sua seconda moglie morta a Salerno nel 1150, fosse seppellita nella chiesa della Badia e le fosse edificata una magnifica tomba ornata di mosaici, di cui si conservano solo il sarcofago. Dell’antica basilica, oltre l’ambone, resta ancora, in fondo alla navata destra, la cappella dei SS. Padri, ristrutturata e rivestita di marmi policromi (mosaici fiorentini) nel 1641. Subito dopo la balaustra, prima della cappella seicentesca, si notino sulle pareti quattro statue marmoree di cui sono notevoli quelle cinquecentesche di S. Felicita e S.Matteo. |