INDULGENZA PLENARIA L'indulgenza plenaria potrà essere ricevuta dai fedeli veramente pentiti, che potranno anche applicarla a modo di suffragio alle anime dei fedeli trattenute nel Purgatorio, se: 1. visiteranno in forma di pellegrinaggio la Chiesa Abbaziale della SS. Trinità di Cava e vi parteciperanno ad una sacra funzione, o almeno per un congruo spazio di tempo si dedicheranno a pie meditazioni, da concludere con il Padre Nostro, il Credo e le invocazioni della Beata Vergine Maria e di Sant’Alferio, Fondatore dell’Abbazia giubilare; 2. si accosteranno alla Confessione sacramentale; 3. riceveranno la Comunione Eucaristica; 4. reciteranno una preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
Gli anziani, i malati e tutti quelli che per legittimi motivi non possono uscire di casa, potranno ugualmente acquistare l’indulgenza plenaria, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena possibile, le tre solite condizioni, se si uniranno spiritualmente alle celebrazioni giubilari o ai pellegrinaggi, offrendo a Dio misericordioso per mezzo di Maria le loro preghiere e i loro dolori.
ROMA -PIAZZA SAN PIETRO 29 APRILE 2009"Saluto i fedeli di Cava de'Tirreni. con l'Ordinario diocesano il Rev.mo P.Abate Don Benedetto Chianetta, augurando a ciascuno di vivere con fervore spirituale l'importante ricorrenza del Millennio di fondazione della loro Abbazia territoriale" Papa Benedetto XVI Il nuovo Amministratore Apostolico Dopo le dimissioni del P. Abate D. Benedetto Chianetta, la Congregazione per i vescovi ha nominato il successore, come Amministratore Apostolico a tempo indeterminato, nella persona di D. Giordano Rota, Abate Presidente della Congregazione Cassinese. Il P. Abate Rota, 40 anni, è monaco dell’abbazia di Pontida (Bergamo). Tre mesi fa è stato eletto Abate Presidente nel Capitolo generale della Congregazione e domenica 31 ottobre ha ricevuto la benedizione abbaziale nella basilica di Pontida dal vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi. Anche se la nomina gli è giunta inaspettata durante i preparativi della benedizione abbaziale, il P. Abate Rota ha compiuto una visita di qualche ora alla Badia lunedì 25 ottobre per salutare la comunità monastica e per esibire la nomina della Santa Sede, ma in pratica è stata come la presa di possesso del nuovo incarico. Nella prima settimana di novembre è ritornato a Cava per iniziare l’attività pastorale nel monastero e nella diocesi abbaziale, che si aggiunge ai molteplici impegni nella Congregazione Cassinese. Don Giordano Rota ha bruciato le tappe nel cammino monastico, anche se l’approdo al monastero di Pontida, di cui è nativo, è avvenuto in tempi recenti. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale, ha avuto una breve esperienza di lavoro come operatore informatico presso il quotidiano “L’Eco di Bergamo”, interrotta dal servizio militare svolto a Savona, e in seguito ha lavorato per tre anni e mezzo in una banca di Bergamo. Nel 1994 è entrato nel monastero di Pontida, dove ha emesso la professione temporanea nel 1996 e la solenne nel 1999. Il 30 settembre 2000 è stato ordinato sacerdote. Ha coronato gli studi di teologia compiuti nel seminario di Bergamo prima con la licenza, poi con il dottorato in diritto canonico presso la pontificia università Lateranense di Roma. Presso la Biblioteca Vaticana ha conseguito il diploma in biblioteconomia. Agli studi ha aggiunto gli impegni in monastero come vice maestro dei novizi e vicario parrocchiale nella parrocchia di Pontida. La sua elezione, nel 2004, a Procuratore Generale della Congregazione Cassinese ha messo in luce le sue doti di mente e di cuore e soprattutto l’equilibrio e la prudenza, che il 28 luglio 2010 hanno indotto il Capitolo generale ad affidargli la massima carica come Presidente della Congregazione Cassinese. Nessun dubbio che quest’ultima elezione ha convinto i responsabili delle Congregazioni vaticane ad affidargli la Badia di Cava come Amministratore Apostolico proprio nell’anno impegnativo delle celebrazioni del millennio. L. M. |